1° giorno: Arrivo – Trasferimento in hotel
Ritrovo dei signori partecipanti presso l’APT di Roma Fiumicino. Partenza con volo Wizzair delle ore 20:15 – Durata del viaggio: 3 h 55 min e arrivo alle ore 2:10 (+1) all’Aeroporto di Yerevan Zvartnots.Trasferimento in albergo e pernottamento.
Dopo la prima colazione, inizio del tour della città di Yerevan con il Parco della Vittoria, nel quale si trova la grande statua a Madre Armenia e dal quale si può ammirare la miglior vista della città. Proseguimento a Cascade Complex, l’immensa scalinata che collega la parte bassa della città alla sua parte alta e che ospita al suo interno il museo d’arte contemporanea di Gerard Cafesjian. Da qui, una passeggiata a piedi porterà fino alla piazza del Teatro dell’Opera Armena e, percorrendo la via pedonale di North Avenue, si arriva fino a Piazza della Repubblica, il cuore di Yerevan e dell’Armenia. Visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei migliori musei della ex Unione Sovietica, che dà un’idea approfondita della cultura e della storia dell’Armenia a partire dal III millennio a.C. fino ai giorni nostri. Il Museo si affaccia su Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita della Moschea Blu, l’unica rimasta in piedi in tutta l’Armenia, salvatasi durante le distruzioni dell’epoca sovietica grazie al fatto di essere stata trasformata nel Museo della città di Yerevan.Oggi, grazie a fondi donati dall’Iran, è stata restaurata ed è tornata al suo antico splendore, restituita al culto dell’esile minoranza musulmana di rito sciita d’Armenia. Cena e pernottamento a Yerevan. Possibilità di celebrare la messa nella cappella della Casa delle Sorelle di Madre Teresa o nella chiesacattolica di Yerevan.
Dopo la prima colazione, partenza per la regione di Kotayk e arrivo al villaggio di Garni, dove si visita il tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo d.C., l’unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell’Armenia nel IV secolo d.C. Proseguimento al monastero rupestre di Geghard (patrimonio mondiale dell’UNESCO), situato in una stretta gola e parzialmente scavato nella roccia. Il nome del Monastero, Geghard, in lingua armena significa “lancia”, poiché qui venne custodita per secoli la lancia che trafisse il costato di Cristo sulla Croce. Pranzo in un ristorante locale a Garni dove si assisterà alla preparazione del Lavash, il tradizionale pane armeno (nominato patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO). Rientro a Yerevan e visita alla distilleria Ararat per una degustazione del famoso cognac armeno, che si dice fosse il preferito da Sir Winston Churchill. Cena e pernottamento a Yerevan.
Dopo la prima colazione, partenza verso sud-est e per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel IV secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, dove si visita il monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Pranzo con degustazione di vini locali armeni ottenuti da uve autoctone e proseguimento del viaggio verso il sud dell’Armenia. Proseguimento verso l’altipiano centrale armeno con sosta lungo la strada al passo di Selim la visita all’antico Caravanserraglio degli Orbelian, un’importante stazione lungo la Via della Seta, che testimonia la rilevanza dell’Armenia come importante snodo commerciale tra Oriente e Occidente. Dopo aver attraversato paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti, si arriva al Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine. Sosta al villaggio di Noratus, il cui cimitero monumentale è famoso per i numerosi khatchkar, le pietre scolpite a forma di croce tipiche della produzione artistica armena nominata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Arrivo a Tsaghkadzor, cena e pernottamento.
Dopo la prima colazione, partenza per la Penisola di Sevan, sulla quale sorge il Monastero di Sevanavank, dalla quale si ammirano splendidi panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Sosta a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la
circondano. Passeggiata sulla via Sharamberyan, sulla quale si affacciano le tradizionali case in pietra con i balconi in legno, dove si trovano anche alcuni piccoli laboratori d’artigianato locale. Arrivo a Ijevan, il capoluogo della Regione di Tavush, dove si farà il pranzo presso una famiglia locale con i piatti della tradizione armena preparati dalla padrona di casa. Partenza per la valle del fiume Debed, con i suoi tesori di architettura armena medievale, per visitare la chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture, eseguite tra il 1205 e il 1216, annoverate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell’Impero di Bisanzio. Visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita. Cena e pernottamento a Dzoraget.
Dopo la prima colazione, partenza per i villaggi dei Molokan. Questa minoranza etnica è composta da persone di origine russa che praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento e a causa della quale i Molokani vennero mandati in esilio ai confini dell’impero. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi vivono la loro vita nello stesso modo in cui si viveva più di un secolo fa. Incontro con una delle famiglie per assaggiare il the fatto dal Samovar e dolci fatti in casa. Proseguimento a Gyumri, la seconda città dell’Armenia. Pranzo in un ristorante locale con i piatti della cucina armeno-siriana e visita del centro della città, rappresentato dalla Piazza Vardanants, dove si affacciano la chiesa di Yot Verk, al cui interno si trova un’icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite, la chiesa del Santissimo Salvatore, attualmente in ricostruzione, e il palazzo del Municipio. Gyumri, anticamente nota come Kumayri, in epoca zarista come Alexandrapol, e in epoca sovietica come Leninakan, è la seconda città dell’Armenia, ed è tristemente famosa per il terremoto che la colpì nel 1988 e che causò decine di migliaia di vittime. Oggi la città si è ripresa da questo triste evento e offre a chi la visita uno stile di vita rilassato e bellissime abitazioni in tufo nero risalenti ai primi del ‘900 in stile Neoclassico e Art Nouveau. Arrivo a Yerevan, cena e pernottamento. Possibilità di celebrare la messa nella Cattedrale Armeno-cattolica di Gyumri.
Dopo la prima colazione, partenza per Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio
Pavone, e proseguimento per Echmiadzin, soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del Catholicos della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale Mayr Ator, la più antica cattedrale cristiana nel mondo e oggi Patrimonio UNESCO, e della chiesa di Santa Hripsime,
l’esempio più mirabile di chiesa quadriconca cupolata di tutta l’Armenia,costruita sulla tomba della santa martire. Visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (Patrimonio UNESCO), detta delle Forze Vigilanti, eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto,
famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Rientrando a Yerevan, visita a Tsitsernakaberd, il Memoriale del Genocidio Armeno, costruito su una collina in posizione dominante sulla città. Rientro a Yerevan, cena d’addio con spettacolo folkloristico di musica e pernottamento a Yerevan.
N.B. Gli interni della cattedrale di Echmiadzin sono attualmente chiusi per lavori di restauro. Se, per la data della visita, l’interno non dovesse essere ancora visitabile, la visita verrà fatta dell’esterno.
Giornata a disposizione per i partecipanti – dopo cena trasferimento in aeroporto per il volo di rientro delle 02:45 Durata del viaggio: 4 h 15 min a arrivo alle ore 05:00 a Roma – Fiumicino Leonardo da Vinci (FCO). Fine dei servizi.
DOCUMENTI
È necessario il passaporto in corso di validità. Dal 10 gennaio 2013 non è più necessario il visto d’ingresso in Armenia per tutti i cittadini dell’Unione Europea per soggiorni fino a un periodo massimo di 180 giorni nell’arco di 12 mesi.
FUSO ORARIO
+3 ore rispetto all’Italia, +2 ore quando in Italia vige l’ora legale (l’Armenia non adotta ora legale).
ELETTRICITA’
A 220 volt. È consigliabile portare con sé un adattatore universale anche se le prese sono generalmente a due lamelle tonde tipo Shuko e compatibili con quelle italiane.
CLIMA E ABBIGLIAMENTO
L’Armenia è un paese montagnoso: il 90% del territorio si trova ad un’altitudine di almeno 1000 metri sul livello del mare. I periodi migliori per le visite vanno da aprile a ottobre. Ad agosto si possono raggiungere i 35/40°C, anche se il caldo è secco. L’inverno è freddo, con temperature che sovente raggiungono anche i -10°C e durante l’autunno, di breve durata, i boschi si trasformano in distese dorate e rosse; le distese di margherite e papaveri che ammantano i rilievi sono un aspetto tipico della tarda primavera. È consigliabile un abbigliamento casual, scarpe comode e qualcosa di pesante per la sera nelle aree montane, anche in estate.
VACCINAZIONI
Non sono richieste vaccinazioni particolari. Consigliamo di portare i medicinali personali e un piccolo kit pronto soccorso. Per quanto sia sempre potabile, il consiglio è di non bere acqua che non sia imbottigliata.
MONETA
Il Dram armeno (AMD) è la valuta dell’Armenia e al cambio attuale (Gennaio 2024) 1 euro equivale a circa 430 dram.
Ci sono monete da 10, 20, 50, 100, 200 e 500 dram.
Ci sono banconote da 1000, 5000, 10000, 20000, 50000 e 100000 dram.
Le principali valute straniere (euro, dollari, sterline, rubli) possono essere cambiate senza difficoltà ma non sono accettate banconote rovinate. L'utilizzo di bancomat e carte di credito è abbastanza agevole nelle grandi città ma è molto limitato nel resto del Paese.
TELEFONO
Il prefisso dell’Armenia è +374. Per telefonare in Italia si deve digitare +39 seguito da prefisso e numero telefonico richiesto. Gli hotel applicano normalmente costi abbastanza alti per chiamate internazionali e i costi di roaming sono elevati. Connessioni Wi-fi di buona qualità sono comunque disponibili in alberghi e locali e sono spesso messe a disposizione dei clienti in maniera gratuita.
LINGUA
La lingua ufficiale è l’Armeno, una lingua autonoma riconosciuta come un ramo linguistico a sé stante nella grande famiglia delle lingue indoeuropee, che possiede un alfabeto proprio ideato nel IV secolo da Mesrop Mashtots. Sono molto parlati il russo, il francese e l’inglese.
TRASPORTI
Bus, filobus e metropolitana, aperta dalle 6.30 alle 23.00 sono i mezzi più utilizzati a Yerevan e sono molto economici. Molto utilizzate sono anche le cosiddette Mashrutke, pullmini a 10/15 posti che percorrono tragitti predeterminati, anche collegando tra di loro le città. Possibile girare in taxi a prezzi economici.
SICUREZZA
L’Armenia è un paese generalmente sicuro e vanta livelli di sicurezza per lo straniero tra i più alti del mondo. La sua capitale, Yerevan (così come le altre due grandi città di Gyumri e di Vanadzor), malgrado sia una metropoli da un milione e mezzo di abitanti, non è una città pericolosa e la microcriminalità è pressoché inesistente. Questo non vuol dire che non si debba sempre usare il buon senso quando si cammina per le strade di notte, le visitatrici di sesso femminile devono essere consapevoli che le donne sole sono uno spettacolo insolito durante le ore più tarde.
SHOPPING
I negozi sono aperti dalle 9 alle 19 o dalle 10 alle 22. Il Vernissage, un mercato all’aperto che si trova a poca distanza da Piazza della Repubblica, offre grandi opportunità per lo shopping (da artigianato a cimeli di epoca sovietica) ed è una tappa obbligata per chiunque venga in Armenia. Negli anni passati il mercato si svolgeva solo di Sabato e Domenica ma, negli ultimi tre anni, è aperto tutti i giorni (anche se comunque il fine settimana le bancarelle sono molto più numerose).
Un altro mercato da non perdere a Yerevan è il mercato coperto di GUM, che si tiene tutti i giorni nel sud della città. Qui sono in vendita, oltre alla frutta e verdura fresche, ogni tipo di spezia e tantissima frutta secca e disidratata. Molti supermercati nelle grandi città sono aperti 24/7.
CUCINA
Il cibo è uno dei punti forti dell’Armenia ed è generalmente sicuro, anche quello di strada.
Alcuni esempi di gustosi piatti armeni sono: Khoravats, barbecue di maiale, agnello, pollo o manzo, solitamente aromatizzato con cipolle e spezie serviti alla brace con pomodori, melanzane o patate. Borsch, una zuppa di verdure di origine russa, tradizionalmente preparata con barbabietole che conferiscono il suo tipico colore rosso. Dolma, foglie di vite ripiene di riso e carne, esistono anche varietà con foglie di cavolo ripiene, peperoni, pomodori o melanzane. Khash, un piatto tradizionale, un alimento nutriente invernale di piedi di manzo bolliti che una volta mangiavano i poveri delle campagne, oggi è considerato una prelibatezza e di solito è mangiato la mattina presto in inverno nei periodi di festa. Frutta e verdura armeni sono speciali. Si consiglia vivamente di provarli, vi assicuriamo che non dimenticherete mai il sapore di albicocche, pesche, melograni, uva, ecc Lavash, il tipico pane armeno, è un impasto senza lievito cotto all’interno di un forno di argilla ed è servito quasi ovunque.
BEVANDE
Bevande Alcoliche
In Armenia sono molto diffusi gli Oghi, distillati dalla frutta ad alta gradazione alcolica che gli Armeni chiamano anche Vodka. I più bevuti sono Tut oghi (Vodka di gelso), Tsiran oghi (Vodka di albicocca). I marchi più famosi di birra sono Gyumri, Kilikia, Kotayk ma si stanno affacciando sul mercato anche le produzioni di birra artigianale. Il marchio più famoso è Dargett. Per quanto riguarda il vino, l’Armenia è il luogo dove è stata ritrovata la più antica cantina del mondo (risalente a 6000 anni fa) e le cantine sono innumerevoli. I vini prodotti sono derivati da uve autoctone come Areni, Khndoghni, Voskehat, Haghtanak, Kangun, ecc. Il Brandy, che gli armeni chiamano Cognac in base a un accordo internazionale con la Francia che permette all’Armenia di utilizzare questo nome, è di altissimo livello e molteplici sono le distillerie che lo producono. Il marchio più famoso è Ararat (che si dice fosse il preferito da Winston Churchill), ma sono anche molto apprezzati i marchi Noy e Proshyan.
Altri tipi di bevande
Il Tan è una bevanda a base di yogurt Matsun mescolato con acqua e sale. Il caffè di Jazzve (la tipica caffettiera armena) è bevuto ovunque e l’acqua viene bollita insieme alla polvere
che, una volta che il caffè viene versato in tazza, si deposita sul fondo. Molto apprezzato e bevuto è anche il tè e le tisane alle erbe.
Acqua
L’acqua del rubinetto è generalmente sicura (anche se è sconsigliato comunque berla) in quanto proviene direttamente dalle montagne, ma si può anche acquistare acqua minerale in bottiglia sia liscia che frizzante a quasi ogni angolo di strada.
MUSICA, FILM E LETTERATURA
Famosissima è la “Danza delle sciabole”, un classico di Aram Khachaturian, nato in Georgia ma di origina armena. Nell’ambito della musica tradizionale armena Djivan Gasparyan, virtuoso dell’antichissimo “duduk”; (nominato dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità), una sorta di flauto con sonorità simili all’oboe e ottenuto da legno d’albicocco, conosciuto dal grande pubblico dopo il suo utilizzo nelle colonne sonore dei film Il Corvo e Il Gladiatore. Per i cinefili l’indiscusso padre del cinema armeno è Sergej Parajanov e il suo film più conosciuto è “Il colore del melograno” (1969) che racconta la vita del trovatore armeno Sayat-Nova. Più recentemente, un film che va sicuramente ricordato è “Ararat” (2002) di Atom Egoyan, presentato fuori concorso al 55mo Festival del Cinema di Cannes. Tra le letture da non perdere, “Viaggio in Armenia” del poeta russo Osip Mandelstam e “La masseria delle Allodole”, un romanzo sullo sfondo del genocidio armeno scritto da Antonia Arlsan, una scrittrice italo-armena.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA
1650€
La quota comprende:
-Trasferimenti da/per aeroporto
-7 pernottamenti come da programma con prime colazioni incluse
-Trasporto privato con A/C
-Guida locale parlante italiano per tutta la durata del tour
-Visite ed escursioni come da programma
-Pensione Completa con acqua inclusa ai pasti (7 prime colazioni, 6 pranzi, 6 cene)
-Cena con spettacolo di musica tradizionale
-Pranzo con degustazione di vini armeni
-Accoglienza in una casa molokana
-Ingressi previsti
-Coro di canti religiosi a Geghard
-1 gratuità in singola
-1 bottiglia d’acqua al giorno a testa in pullman (0,5 l)
-Tasse locali
-Assicurazione RC Medico Bagaglio
Le quote non comprendono:
-Bevande alcoliche e spese personali
-Mance da versare in loco (40€ a persona)
-Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “Le quote comprendono”
5-12 MAGGIO
5-12 GIUGNO